Fonte: BleepingComputer
Questo articolo è di TrendMicro.
Alla fine di settembre abbiamo riferito del fenomeno sempre più frequente delle violazioni di dati dannosi che balzano agli onori della cronaca e del pericolo che rappresentano per i cittadini colpiti. Ora se ne è verificata un'altra, questa volta enorme, che ha preso di mira la società di streaming di proprietà di Amazon, Twitch.
Ieri (6 ottobre), un hacker anonimo ha rilasciato un'enorme cache di dati personali, per un totale di 125 GB di dati, tra cui un elenco di pagamenti di Twitch. Come si vede qui sopra, l'hacker ha postato su 4chan: "Jeff Bezos ha pagato 970 milioni di dollari per questo, noi lo diamo via GRATIS". È interessante notare che le fughe di notizie sono etichettate come "parte prima", il che significa che potrebbero essercene altre. Twitch ha confermato l'hack nel corso della giornata.
I dati comprendono:
La fuga di notizie non sembra contenere informazioni personali di streamer o utenti, ma il danno sembra esteso e ha mandato in tilt gli utenti. Twitch ha invitato gli utenti a proteggere le informazioni finanziarie e, naturalmente, a cambiare la propria password. È un altro promemoria della necessità di proteggere seriamente i nostri dati online.
Come abbiamo detto nel nostro articolo sulle violazioni dei dati di settembre, Trend Micro, azienda leader nella sicurezza informatica, ha un'applicazione specificamente progettata per affrontare le sfide che le violazioni dei dati comportano.
Disponibile su Android e iOS, ID Security esplora il dark web alla ricerca di qualsiasi riferimento ai vostri dati (indirizzo e-mail, password, codici, ecc.) nel caso in cui vengano venduti o condivisi in modo malevolo dai criminali informatici. Le sue caratteristiche principali includono:
- Dark Web Personal Data Manager: Esamina il dark web alla ricerca di dati quali numeri di conti bancari, numeri di patente, numeri di passaporto e numeri di previdenza sociale.
- Controllo della carta di credito: Scopre se qualcuno ha acquisito il numero della vostra carta di credito e lo ha messo sul dark web.
- Controllo e-mail: Scoprite se uno dei vostri indirizzi e-mail è stato diffuso nel dark web. Vi verrà comunicato di quale account si tratta, in modo che possiate prendere le contromisure del caso.
- Controllo password: ID Security vi informerà se state utilizzando una password attualmente in circolazione nel dark web.
- Controllo account social media: Scoprite se i vostri account Facebook e Twitter sono stati violati e condivisi nel dark web.
- Un rapporto di monitoraggio completo
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Con l'aumento dell'influenza di Internet, aumenta anche la diffusione delle truffe online. Ci sono truffatori che fanno ogni tipo di reclamo per intrappolare le vittime online - da false opportunità di investimento a negozi online - e Internet permette loro di operare da qualsiasi parte del mondo con l'anonimato. La capacità di individuare le truffe online è un'abilità importante da possedere, dato che il mondo virtuale sta diventando sempre più parte di ogni aspetto della nostra vita. I consigli che seguono vi aiuteranno a identificare i segnali che possono indicare che un sito web potrebbe essere una truffa. Buon senso: Troppo bello per essere vero Quando si cercano prodotti online, un'offerta vantaggiosa può essere molto allettante. Una borsa di Gucci o un nuovo iPhone a metà prezzo? Chi non vorrebbe approfittare di un simile affare? Anche i truffatori lo sanno e cercano di approfittarne. Se un'offerta online sembra troppo bella per essere vera, pensateci due volte e controllate due volte. Il modo più semplice per farlo è semplicemente controllare lo stesso prodotto su siti web concorrenti (di cui vi fidate). Se la differenza di prezzo è enorme, è meglio ricontrollare il resto del sito. Controllare i link ai social media Al giorno d'oggi i social media sono una parte fondamentale delle attività di e-commerce e i consumatori spesso si aspettano che i negozi online abbiano una presenza sui social media. I truffatori lo sanno e spesso inseriscono i loghi dei siti di social media nei loro siti web. Spesso, grattando sotto la superficie, si scopre che q
Il peggio è passato: vi siete resi conto di aver versato i vostri soldi troppo in fretta e che il sito che avete usato era una truffa - e adesso? Prima di tutto, non disperate!!! Se pensate di essere stati truffati, la prima cosa da fare in caso di problemi è chiedere semplicemente un rimborso. Questo è il primo e più semplice passo per determinare se si ha a che fare con un'azienda vera o con dei truffatori. Purtroppo, ottenere il rimborso da un truffatore non è così semplice come chiedere. Se si ha a che fare con dei truffatori, la procedura (e la possibilità) di ottenere il rimborso varia a seconda del metodo di pagamento utilizzato. PayPal Carta di debito/carta di credito Bonifico bancario Bonifico bancario Google Pay Bitcoin PayPal Se avete usato PayPal, avete buone possibilità di riavere i vostri soldi se siete stati truffati. Sul loro sito web è possibile presentare una controversia entro 180 giorni di calendario dall'acquisto. Condizioni per presentare una controversia: La situazione più semplice è che abbiate ordinato da un negozio online e il prodotto non sia arrivato. In questo caso PayPal dichiara quanto segue: "Se l'ordine non arriva e il venditore non è in grado di fornire la prova della spedizione o della consegna, otterrai un rimborso completo. È così semplice". Il truffatore vi ha inviato un articolo completamente diverso. Ad esempio, avete ordinato una PlayStation 4, ma avete ricevuto solo un controller Playstation. Le condizioni dell'articolo sono state travisate nella pagina del prodotto. Ad esempio, l'articolo è stato dichiarato come nuovo, ma presenta evi