Questo articolo è di Trend Micro.
Il 5 ottobre Google ha annunciato che renderà obbligatoria l'autenticazione a due fattori (2FA), o verifica in due passaggi (2SV) come la chiama Google, per oltre 150 milioni di utenti.
In un post sul blog che celebra il mese di ottobre dedicato alla consapevolezza della sicurezza informatica, l'azienda ha spiegato nel dettaglio le ragioni del cambiamento e ha chiarito quanto tempo richiederà l'introduzione obbligatoria di Google 2FA.
Google afferma che il 2SV è "uno dei modi più affidabili per impedire l'accesso non autorizzato ad account e reti", ed è vero! Il 2SV via SMS blocca il 96% degli attacchi di phishing in massa e il 76% degli attacchi mirati, mentre il 2SV tramite prompt sul dispositivo blocca il 99% degli attacchi di phishing in massa e il 90% degli attacchi mirati. Guardando le statistiche, è facile capire perché Google voglia che il maggior numero di persone utilizzi il 2SV.
Per quanto riguarda il tempo necessario per l'introduzione del 2SV obbligatorio per i suoi utenti, Google afferma che entro la fine del 2021 avrà iscritto automaticamente 150 milioni di utenti, oltre ad aver imposto a 2 milioni di creatori di YouTube di attivarlo.
Google è consapevole del fatto che non tutti vogliono utilizzare le attuali opzioni 2SV sul proprio account Google, a prescindere dai vantaggi in termini di sicurezza che offrono, e sta "lavorando a tecnologie che forniscano un'esperienza di autenticazione comoda e sicura e che riducano la dipendenza dalle password nel lungo periodo". Solo il tempo ci dirà esattamente a quali "tecnologie" si riferisce Google...
È stato inoltre confermato che solo gli account che dispongono di meccanismi di backup adeguati saranno automaticamente iscritti a 2SV. Ciò significa che se non avete un'e-mail o un numero di telefono di recupero collegato al vostro account, Google non vi chiederà di configurare 2SV. Se volete verificare se avete configurato un meccanismo di backup sufficiente, potete eseguire un rapido Google Security Checkup.
Non siete ancora sicuri se sia il caso di assecondare le richieste di Google e abilitare il 2SV sul vostro account? Il nostro consiglio è di provarci assolutamente! I vantaggi in termini di sicurezza sono di gran lunga superiori al tempo supplementare necessario per accedere di tanto in tanto ai vostri dispositivi. E se dopo una prova non vi trovate bene, potete sempre disattivarlo.
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Rischi del mancato utilizzo dell'autenticazione a più fattori (MFA)
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Con l'aumento dell'influenza di Internet, aumenta anche la diffusione delle truffe online. Ci sono truffatori che fanno ogni tipo di reclamo per intrappolare le vittime online - da false opportunità di investimento a negozi online - e Internet permette loro di operare da qualsiasi parte del mondo con l'anonimato. La capacità di individuare le truffe online è un'abilità importante da possedere, dato che il mondo virtuale sta diventando sempre più parte di ogni aspetto della nostra vita. I consigli che seguono vi aiuteranno a identificare i segnali che possono indicare che un sito web potrebbe essere una truffa. Buon senso: Troppo bello per essere vero Quando si cercano prodotti online, un'offerta vantaggiosa può essere molto allettante. Una borsa di Gucci o un nuovo iPhone a metà prezzo? Chi non vorrebbe approfittare di un simile affare? Anche i truffatori lo sanno e cercano di approfittarne. Se un'offerta online sembra troppo bella per essere vera, pensateci due volte e controllate due volte. Il modo più semplice per farlo è semplicemente controllare lo stesso prodotto su siti web concorrenti (di cui vi fidate). Se la differenza di prezzo è enorme, è meglio ricontrollare il resto del sito. Controllare i link ai social media Al giorno d'oggi i social media sono una parte fondamentale delle attività di e-commerce e i consumatori spesso si aspettano che i negozi online abbiano una presenza sui social media. I truffatori lo sanno e spesso inseriscono i loghi dei siti di social media nei loro siti web. Spesso, grattando sotto la superficie, si scopre che q
Il peggio è passato: vi siete resi conto di aver versato i vostri soldi troppo in fretta e che il sito che avete usato era una truffa - e adesso? Prima di tutto, non disperate!!! Se pensate di essere stati truffati, la prima cosa da fare in caso di problemi è chiedere semplicemente un rimborso. Questo è il primo e più semplice passo per determinare se si ha a che fare con un'azienda vera o con dei truffatori. Purtroppo, ottenere il rimborso da un truffatore non è così semplice come chiedere. Se si ha a che fare con dei truffatori, la procedura (e la possibilità) di ottenere il rimborso varia a seconda del metodo di pagamento utilizzato. PayPal Carta di debito/carta di credito Bonifico bancario Bonifico bancario Google Pay Bitcoin PayPal Se avete usato PayPal, avete buone possibilità di riavere i vostri soldi se siete stati truffati. Sul loro sito web è possibile presentare una controversia entro 180 giorni di calendario dall'acquisto. Condizioni per presentare una controversia: La situazione più semplice è che abbiate ordinato da un negozio online e il prodotto non sia arrivato. In questo caso PayPal dichiara quanto segue: "Se l'ordine non arriva e il venditore non è in grado di fornire la prova della spedizione o della consegna, otterrai un rimborso completo. È così semplice". Il truffatore vi ha inviato un articolo completamente diverso. Ad esempio, avete ordinato una PlayStation 4, ma avete ricevuto solo un controller Playstation. Le condizioni dell'articolo sono state travisate nella pagina del prodotto. Ad esempio, l'articolo è stato dichiarato come nuovo, ma presenta evi