Con il mondo che sta diventando sempre più un "villaggio globale", sono moltissime le persone che desiderano emigrare all'estero. Che si tratti di viaggi, istruzione, lavoro, affari o altro, ogni anno milioni di persone chiedono un visto per poter visitare altri Paesi.
Dove c'è una domanda, c'è sicuramente una truffa. Un tipo di truffa in crescita è la vendita online di visti falsi, che può presentarsi sotto diverse forme.
I truffatori creano siti web dall'aspetto professionale e li spingono in prima posizione su Google, a volte pagando per la pubblicità. Questi siti vengono visualizzati quando si cerca qualcosa come "visto USA per australiani" e fungono da intermediari per qualcosa che avreste potuto fare direttamente sul sito ufficiale.
Se ci cascate, vi addebiteranno somme considerevoli solo per compensare qualche clic del loro lavoro - qualcosa che avreste potuto fare da soli. Queste organizzazioni non renderanno nemmeno più veloce il processo, che richiede la stessa quantità di documenti. Anzi, potrebbero addirittura rallentare il processo (aggiungendo un ulteriore livello).
Se cercate su Google "India visa for Australians", potreste trovare in prima posizione un sito web che sembra legittimo e ufficiale, ma che in realtà non è l'autorità ufficiale per ordinare l'e-visa indiano online. Anche in questo caso, rivolgendovi a questo sito web per il vostro visto elettronico, pagherete un extra che avreste risparmiato se aveste effettuato la richiesta sul sito ufficiale indiano.
Diversi cittadini sono stati vittime di truffatori che hanno utilizzato una falsa pagina Facebook dell'Ambasciata degli Stati Uniti per estorcere loro denaro in cambio di servizi di visto. Alle vittime è stato chiesto di fornire tutte le informazioni personali necessarie per la creazione di un visto (compresa una fotografia), insieme a una richiesta di 3.000 dollari da pagare tramite Western Union. Dopo aver ricevuto il denaro, non è stato fornito alcun servizio.
Se volete segnalare una frode in materia di visti, potete farlo su Scamadviser.com e presso l'autorità competente del Paese.
Ti sei innamorato di una bufala, hai comprato un prodotto falso? Segnala il sito e avvisa gli altri!
Con l'aumento dell'influenza di Internet, aumenta anche la diffusione delle truffe online. Ci sono truffatori che fanno ogni tipo di reclamo per intrappolare le vittime online - da false opportunità di investimento a negozi online - e Internet permette loro di operare da qualsiasi parte del mondo con l'anonimato. La capacità di individuare le truffe online è un'abilità importante da possedere, dato che il mondo virtuale sta diventando sempre più parte di ogni aspetto della nostra vita. I consigli che seguono vi aiuteranno a identificare i segnali che possono indicare che un sito web potrebbe essere una truffa. Buon senso: Troppo bello per essere vero Quando si cercano prodotti online, un'offerta vantaggiosa può essere molto allettante. Una borsa di Gucci o un nuovo iPhone a metà prezzo? Chi non vorrebbe approfittare di un simile affare? Anche i truffatori lo sanno e cercano di approfittarne. Se un'offerta online sembra troppo bella per essere vera, pensateci due volte e controllate due volte. Il modo più semplice per farlo è semplicemente controllare lo stesso prodotto su siti web concorrenti (di cui vi fidate). Se la differenza di prezzo è enorme, è meglio ricontrollare il resto del sito. Controllare i link ai social media Al giorno d'oggi i social media sono una parte fondamentale delle attività di e-commerce e i consumatori spesso si aspettano che i negozi online abbiano una presenza sui social media. I truffatori lo sanno e spesso inseriscono i loghi dei siti di social media nei loro siti web. Spesso, grattando sotto la superficie, si scopre che q
Il peggio è passato: vi siete resi conto di aver versato i vostri soldi troppo in fretta e che il sito che avete usato era una truffa - e adesso? Prima di tutto, non disperate!!! Se pensate di essere stati truffati, la prima cosa da fare in caso di problemi è chiedere semplicemente un rimborso. Questo è il primo e più semplice passo per determinare se si ha a che fare con un'azienda vera o con dei truffatori. Purtroppo, ottenere il rimborso da un truffatore non è così semplice come chiedere. Se si ha a che fare con dei truffatori, la procedura (e la possibilità) di ottenere il rimborso varia a seconda del metodo di pagamento utilizzato. PayPal Carta di debito/carta di credito Bonifico bancario Bonifico bancario Google Pay Bitcoin PayPal Se avete usato PayPal, avete buone possibilità di riavere i vostri soldi se siete stati truffati. Sul loro sito web è possibile presentare una controversia entro 180 giorni di calendario dall'acquisto. Condizioni per presentare una controversia: La situazione più semplice è che abbiate ordinato da un negozio online e il prodotto non sia arrivato. In questo caso PayPal dichiara quanto segue: "Se l'ordine non arriva e il venditore non è in grado di fornire la prova della spedizione o della consegna, otterrai un rimborso completo. È così semplice". Il truffatore vi ha inviato un articolo completamente diverso. Ad esempio, avete ordinato una PlayStation 4, ma avete ricevuto solo un controller Playstation. Le condizioni dell'articolo sono state travisate nella pagina del prodotto. Ad esempio, l'articolo è stato dichiarato come nuovo, ma presenta evi